Presidenziali USA: il punto nevralgico del 2024?
Monthly House View - Gennaio 2024 - Cliccando qui
Il 2023 è stato segnato da importanti eventi. Innanzitutto, quando si sperava in una tregua o persino nella fine della guerra in Ucraina, quest’ultima è proseguita, diventando la triste normalità. Dopo oltre 650 giorni di combattimenti, Vladimir Putin ha sedato la rivolta del gruppo Wagner, uscendone rafforzato. Si sono poi aggiunti un nuovo conflitto tra Israele e Hamas ed uno dei terremoti più devastanti degli ultimi 100 anni in Turchia e Siria, che ha causato oltre 50.000 vittime.
Il cambiamento climatico accelera; a novembre si sono registrate in Brasile temperature estreme prossime ai 60 gradi. Al contempo, le inondazioni nel mondo sono sempre più frequenti e le piene senza precedenti legate ad El Niño in Etiopia, Kenya e Somalia hanno provocato, secondo il bilancio provvisorio di questi tre Paesi, centinaia di morti ed un milione di sfollati. Ricordiamo infine gli incendi boschivi di proporzioni inaudite, con oltre 18 milioni di ettari bruciati in Canada, un’ area vasta quasi quanto Austria, Svizzera, Belgio e Paesi Bassi messi insieme.
I mesi da giugno ad ottobre sono stati i più caldi in assoluto a livello mondiale ed il 2023 prenderà verosimilmente il posto del 2016 come l’anno più caldo della storia. Ne è la prova la temperatura media globale che, a novembre, ha superato di oltre due gradi la media stagionale dell’era preindustriale. Dovevamo quindi aspettarci un miracolo alla COP28 nel Paese dell’oro nero? L’accordo di Dubai non traccia alcun cambio di rotta significa-tivo poiché, in questo frangente, non è stato previsto alcun abbandono coordinato dei combustibili fossili.
In questo contesto piuttosto debole, è facile capire come certi populisti, i quali veicolano messaggi rassicuranti e positivi che mettono in discussione tali realtà, possano raggiungere i più alti livelli di potere. È stato di recente il caso di Javier Milei in Argentina e potenzialmente di Donald Trump, in corsa per tornare alla Casa Bianca alla fine dell’anno.
Tuttavia, ci sono motivi per restare ottimisti:
- L’ascesa delle temperature rallenta. Siamo infatti passati da una traiettoria di aumento di 4,3 gradi a 2,9 gradi entro il 2100 rispetto all’era preindustriale.
- Il 2023 segnerà un punto di svolta sul fronte dell’Intelligenza Artificiale (IA); pur sollevando questioni etiche, la rivoluzione di “chatGPT” è dirompente, innovativa e probabilmente fonte di futura produttività.
- Infine, l’inflazione su base annua si normalizza, attestandosi a novembre al 3,1% negli Stati Uniti ed al 2,4% nell’Area Euro. I mercati azionari, salvo quelli emergenti, hanno chiuso l’anno in bellezza. L’indice S&P 500 ha recuperato tutte le perdite del 2022, il peggiore anno dell’ultimo decennio. A distinguersi sono soprattutto i titoli tecnologici e nello specifico i “Magnifici 7” che, dopo aver ceduto metà del valore nel 2022, hanno visto raddoppiare il loro valore nel 2023.
Il 2024 si preannuncia ricco di sfide, ma anche di promesse. Sfide per le banche centrali, chiamate a coordinare i loro sforzi per gestire in modo ottimale il taglio dei tassi, in un complesso scenario di sostenibilità del debito globale, pari al 238% del PIL ed ancora superiore ai livelli pre-COVID. Sfide politiche e geopolitiche, in particolare tra Cina e Stati Uniti, soprattutto se Donald Trump dovesse essere rieletto. Sfide, infine, sul piano della politica climatica, dove l’Europa è stata a lungo l’unica protagonista.
Ma il 2024 sarà anche l’anno delle promesse legate alle nuove tecnologie ed all’accelerazione dell’IA in tutti gli ambiti della società al servizio del genere umano e del pianeta, con interessanti opportunità di investimento all’orizzonte.
Colgo l’occasione per augurarvi una buona lettura e un 2024 ricco di soddisfazioni. Anche nel nuovo anno saremo al vostro fianco per accompagnarvi nei vostri investimenti.
Monthly House View, 15.12.2023 - Estratto dall'Editoriale
08 gennaio 2024